PROGETTO PER UN INTERVENTO PSICOLOGICO NELLA SCUOLA

L’INTERVENTO DELLO PSICOLOGO SCOLASTICO: NUOVI SPAZI NELLA SCUOLA DELL’AUTONOMIA – ASPETTI INTRODUTTIVI.

Da più parti le proposta di legge sull’introduzione dello psicologo scolastico hanno da tempo avviato un ampio dibattito e confronto fra addetti ai lavori, educatori, insegnanti, forze sociali e politiche.

Nelle proposte dei legislatori si tratta di una figura che interviene all’interno della realtà educativa nel suo complesso, interagendo a più livelli con gli operatori, le famiglie, gli alunni. Professionalità che ha le competenze per intervenire nel disagio con azioni mirate e specifiche caratterizzati da brevità, flessibilità ed efficacia.

Si tratta di sperimentare modelli e approcci nuovi non di stretta derivazione psicoterapica, ma più vicini al counseling alla terapia strategica e al problem solving. Orientamenti maggiormente diffusi nei paesi anglosassoni che privilegiano un approccio strategico e pragmatico e impiegati ad esempio, per migliorare le relazioni umane o per riequilibrare situazioni conflittuali, per migliorare la qualità e l’efficacia della comunicazione (clima organizzativo, motivare gruppi di lavoro); in sintesi: per attivare capacità dell’individuo e di gruppi finalizzate al reperimento ed impiego in maniera corretta e mirata di risorse interne ed ambientali, per la creazione di comportamenti più idonei e risposte diversificate.

Tali modelli sono utilizzati prevalentemente in contesti ove occorra ottimizzare costi e definire e risolvere in tempi ragionevolmente brevi le problematiche emergenti.

Si pensi alla nuova scuola dell’autonomia in cui è necessario privilegiare azioni connesse alla razionalizzazione delle risorse finanziarie ed un controllo dei risultati in termini di efficienza ed efficacia.

La Scuola ha la necessità improrogabile di attrezzarsi di personale opportunamente formato, capace di muoversi in queste direzioni sopra accennate. In un quadro normativo in cui sempre più si auspica un coinvolgimento diretto dei più svariati soggetti territoriali capaci di fornire risposte integrate e in rete, essa rischia di dare risposte parziali al disagio cogliendolo in maniera frammentaria e per il quale da sola non possiede le risorse per attrezzarsi di risposte adeguate. Essa è invece osservatorio privilegiato che, coordinandosi in particolare con le famiglie, ha enormi possibilità per migliorare la qualità dell’offerta formativa e individuare percorsi efficaci di integrazione, e nei disturbi dell’apprendimento.

LA NECESSITA’ DI UNO SPAZIO PER L’ASCOLTO E DI UN INTERVENTO PSICOLOGICO MIRATO.

Nei nostri precedenti interventi in realtà scolastiche è stata rilevata una necessità latente, soprattutto nei ragazzi, di un servizio specialistico all’interno della scuola, vincendo iniziali diffidenze e divenendo via via visibile e soprattutto familiare. La presenza fisica dell’operatore in determinate fasce orarie nella struttura scolastiche ha favorito questo processo. Generalmente in una fase iniziale la domanda, vista la tipologia degli utenti, stenta ad emergere all’interno di situazioni rigidamente strutturate: sottostare a determinati orari, prendere appuntamento per i colloqui, ecc.

Mutuando quasi la metodologia dell’ “operatore di strada” è di gran lunga più efficace andare verso il disagio e modificare i contesti: i ragazzi in situazioni più informali e “neutre”, in gruppo o durante lezioni monotematiche progettate per classi più problematiche, si sentono meno esposti in prima persona più protetti e sorretti dal gruppo. Questi momenti sono stati utilizzati per rompere il ghiaccio e contribuito a creare una conoscenza reciproca e una fiducia in un contesto più accogliente. Ciò è stato la premessa per più utili contatti individuali.

Occorre del tempo per vincere resistenze e diffidenze, per divenire familiari con l’istituzione e i suoi operatori, per esser accettati da adolescenti che spesso hanno paura di essere stigmatizzati e giudicati “matti” dai compagni anche se hanno solo la necessità di un confronto.

Alla luce di tali esperienze gli interventi programmati riguarderanno una triplice attività:

1. Consulenza sull’ integrazione scolastica: disturbi dell’apprendimento, strategie didattiche, materiali speciali, software didattici multimediali individualizzati, tecniche di riabilitazione, coordinamento gruppo H., consulenza per testi, strumenti, attività di recupero funzionale, cognitivo, motorio.

2. Rapporti Istituzionali (“interfaccia” tra Scuola e Istituzioni esterne), adempimenti burocratici, relazione e comunicazione interna ed esterna (Pubbliche relazioni). Programmazione attività specifiche: tempi, finanziamenti. Rapporti con le famiglie, docenti, c.d.c., Consigli d’istituto e istituzioni territoriali. Reperimento risorse esterne ( A.S.L., Cooperative, Realtà di recupero),

3. Counseling, attività clinica, di orientamento e formazione: colloqui individuali con alunni in difficoltà e loro famiglie; interventi in classi multiproblematiche; consulenza e formazione insegnanti impegnati nei C.I.C., supervisione casi difficili, formazione operatori e nuovo management scolastico su tematiche specifiche.

REALIZZAZIONE

Chi fosse interessato alla realizzazione del progetto può utilizzare la nostra casella e-mail. Tempi e costi degli interventi verranno valutati in base alle esigenze specifiche delle singole realtà scolastiche. Siamo disponibili per qualunque chiarimento o eventuale adattamento del Corso.

arco@interfree.it

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